Nel linguaggio di tutti i giorni si tende spesso ad usare i termini condizionatore e climatizzatore come se fossero sinonimi.
La verità è che, per quanto il loro principio possa essere simile, modificare la temperatura di un ambiente, la differenza tra climatizzatore e condizionatore è netta ed è legata a fattori come il suo funzionamento, il modo in cui viene usato, ma anche il luogo in cui deve funzionare.
La differenza fra climatizzatore e condizionatore che per prima ci sovviene riguarda il suo utilizzo: se il condizionatore serve per raffreddare l’ aria, il climatizzatore è un dispositivo dotato di programmi che possono non solo raffreddare l’aria, ma anche deumidificarla, filtrarla e riscaldarla, con la possibilità di impostare la temperatura e l’umidità.
Un’altra differenza fra climatizzatore e condizionatore sta nel loro funzionamento. Il condizionatore raffredda l’aria grazie a del gas, permettendo a chi lo utilizza di regolare la velocità della ventola ma non di impostare una determinata temperatura. Se si vuole riscaldare l’ambiente si deve essere provvisti di condizionatori a caldo. Anche il climatizzatore ha questa duplice opportunità, ma racchiusa in un unico macchinario. Esso infatti permette di impostare la temperatura e il livello di umidità desiderati che si tratti d’estate o d’inverno.
Inoltre quando si raggiunge la temperatura desiderata, rilevata tramite sensori, il climatizzatore si blocca e si riaccende solo quando serve, andando a risparmiare energia quando il suo utilizzo non è necessario. Questa è un’ulteriore differenza fra climatizzatore e condizionatore, poiché i condizionatori provvisti del comando “on-off” raggiungono la potenza massima sin dall’accensione e si regolano solo in base al nostro comando. Una possibile soluzione a questo problema è stata adottata nei condizionatori “inverter” che funzionano in modo graduale consentendo di risparmiare energia quando l’ambiente è freddo, ma non di spegnersi autonomamente.
La differenza fra climatizzatore e condizionatore risiede anche nei vantaggi. Innanzitutto il climatizzatore, grazie all’integrazione con una pompa di calore, può garantire il perfetto soddisfacimento di due bisogni in uno: rinfrescare l’estate e riscaldare l’inverno, andando incontro però ad una sola istallazione all’interno del medesimo luogo.
In un’ottica ecosostenibile della riduzione delle dispersioni termiche e dei consumi energetici si potrebbe quindi sostenere che la differenza fra climatizzatore e condizionatore premi l’acquisto del primo.
Ma, a ben vedere, se si parla per esempio di grandi ambienti, è preferibile scegliere di utilizzare un condizionatore mobile piuttosto che un climatizzatore.
Ideale per grandi ambienti che necessitano di un elevato numero di ore per essere rinfrescate, questo sistema di condizionamento portatile, infatti, consente di rinfrescare di volta in volta una zona della stanza trasportando il sistema di condizionamento nei singoli punti, ottenendo così una temperatura confortevole, senza dispersioni termiche, ma ottimizzando le risorse energetiche.