Climatizzazione e salute: corretto posizionamento degli apparecchi
Secondo il Ministero della Salute, l’installazione del climatizzatore può rappresentare un valido aiuto per affrontare la calura estiva e spesso anche il freddo eccessivo in inverno. Ci sono alcuni accorgimenti fondamentali da tener presenti come ad esempio il settaggio delle temperature, il posizionamento e la manutenzione delle apparecchiature.
E’ importante infatti che le unità interne vengano installate affinché l’aria non arrivi mai diretta alle persone ed è necessario controllare periodicamente l’apparecchio, prestando attenzione a che i filtri siano sempre puliti, ma non è certamente da sottovalutare il settaggio delle temperature, impostando infatti la temperatura desiderata, la nostra macchina lavorerà regolando l’umidità dell’aria e la temperatura dell’ambiente interno consentendo quindi di creare un clima ottimale per il benessere del corpo. Bisogna però prestare massima attenzione all’abuso di queste apparecchiature e soprattutto al loro settaggio evitando di impostare le temperature a livelli troppo bassi, questo perché oltre al maggiore consumo di energia, le temperature troppo basse possono causare danni alla salute.
Un settaggio delle temperature corretto per avere un ambiente salutare
La temperatura che si consiglia in casa può considerarsi tra 25-29° C in estate e 18-21° C in inverno, tenendo presente che la differenza di settaggio delle temperature tra l’interno e l’esterno non deve comunque superare i 6°C. Chiaramente, ogni persona percepisce in modo diverso il calore ed è sbagliato generalizzare, ma in ogni caso anche tenendo conto del diverso tipo di abbigliamento che indossiamo in estate, una temperatura interna della casa di circa 26°C dovrebbe bastare a non far patire il caldo e in caso di aria eccessivamente secca è sempre consigliabile l’uso di un umidificatore aggiuntivo.
Fondamentale quindi che la temperatura dell’ambiente interno non sia mai troppo diversa di quella esterna, il cambio repentino infatti potrebbe avere conseguenze per la salute in particolare per anziani e bambini perché il corpo umano non ha il tempo sufficiente per affrontare simili sforzi di adattamento e si potrebbero quindi avvertire difficoltà respiratorie, capogiri, indigestioni, bronchiti nonché infiammazioni muscolari e dolori articolari.