Nuove regole per l’installazione dei climatizzatori
Se un tempo installare un condizionatore a casa non aveva bisogno di grandi certificazioni, e il più delle volte si chiudeva un occhio, oggi invece le nuove leggi non permettono più una collocazione esterna senza criteri, ma tutto deve essere eseguito con la massima scrupolosità e soprattutto dopo aver adempiuto a specifici obblighi amministrativi. Per l’installazione dei climatizzatori, infatti, in virtù di una sentenza depositata di recente, la terza sezione penale della Cassazione, ha ribadito il principio secondo il quale i condizionatori costituiscono impianti tecnologici e pertanto se collocati all’esterno dei fabbricati, rientrano nel novero degli interventi edilizi e quindi vige la relativa normativa di settore. La conseguenza è che la l’installazione dei climatizzatori, seppure non necessitante del permesso di costruire, è comunque soggetta a segnalazione certificata di inizio di attività.
Installazione dei climatizzatori. Cosa dice la Corte di Cassazione
La sentenza ricorda l’articolo regola la materia, modificato in parte da quanto disposto dal decreto Sblocca Italia dello scorso settembre, “le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico sanitari e tecnologici, sempre che non alterino la volumetria complessiva degli edifici e non comportino modifiche delle destinazioni di uso”. In parole povere, bisogna fare molta attenzione quando si apportano cambiamenti nella facciata esterna di un edificio e nella fattispecie nell’installazione di nuovi climatizzatori in area vincolata visto che, da adesso, è reato montarli senza SCIA (ex Dia). E il reato è previsto dall’art. 181 del d.lgs. n. 42/2004. Insomma per l’installazione dei climatizzatori serve il rilascio del nulla osta da parte dell’autorità preposta alla tutela del vincolo.