L’importanza della manutenzione degli impianti è un argomento di cui abbiamo spesso parlato, ma non ci siamo mai soffermati su quella che è l’efficienza energetica degli impianti e come può aiutarci a vivere meglio. La manutenzione e i controlli dell’efficienza energetica, infatti, seguono tempistiche indipendenti, indicate dai produttori, e sono, pertanto operazioni che vanno eseguite parallelamente.Infine il controllo degli impianti termici ha il duplice scopo di: garantire una maggiore sicurezza del luogo in cui è istallato e mantenere efficiente l’impianto per limitarne i costi di gestione.
Efficienza Energetica degli impianti:chi
Innanzitutto è bene premettere che questo tipo di controllo, compresa la redazione del Rapporto di controllo, è obbligatorio per legge, pertanto non può essere evitato, diversamente dalla semplice pulizia dei filtri, inoltre, se ne deve occupare il responsabile dell’impianto e devono essere eseguite da imprese abilitate (DMSE 22 gennaio 2008, n. 37).
Al termine delle operazioni di controllo viene redatto un Rapporto di controllo di efficienza energetica degli impianti, in tre copie divise fra:
- Chi effettua la manutenzione;
- Il responsabile dell’impianto che la allega al libretto di impianti
- Il manutentore all’Autorità Competente per le ispezioni (nei comuni con più di 40.000 abitanti)
Efficienza Energetica degli impianti: perchè
Il controllo dell’efficienza energetica degli impianti deve essere effettuato per la climatizzazione invernale di potenza termica utile nominale superiore a 10 kW e gli impianti per la climatizzazione estiva e pompe di calore di potenza termica utile nominale superiore a 12 kW
Secondo l’Enea, l’ente preposto per l’energia elettrica e l’efficienza energetica degli impianti, durante il funzionamento dell’impianto di climatizzazione invernale, la media delle temperature nei singoli ambienti riscaldati non deve superare i 18°C più 2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili e i 20 °C più 2 °C di tolleranza per tutti gli altri edifici.
Durante il funzionamento dell’impianto di climatizzazione estiva, la media delle temperature nei singoli ambienti che vengono rinfrescati non deve essere minore di 26 °C meno 2 °C di tolleranza per tutti gli edifici.
Sulla base di ciò, la stessa Enea, consiglia tuttavia di mantenere una temperatura interna nei periodi invernali di circa 18-19°, per consentire una maggiore efficienza energetica degli impianti ed un minore consumo di circa 5 10% per ogni grado in meno. Inoltre è consigliabile non superare i 5°C di differenza tra la temperatura esterna e quella interna, e tutelare la temperatura interna con buone norme di vita come per esempio evitare la dispersione di calore verso l’esterno chiudendo la notte le finestre con tapparelle o pesanti tendaggi oppure
Per tutelare l’efficienza energetica degli impianti, inoltre, sono state elaborate 6 zone climatiche, all’interno delle quali è possibile l’accensione degli impianti termici destinati alla climatizzazione invernale . Partendo dal Sud dell’Italia, via via verso le zone del Nord più montuose,abbiamo: Zona A: ore 6 giornaliere dal 1° dicembre al 15 marzo; Zona B: ore 8 giornaliere dal 1° dicembre al 31 marzo; Zona C: ore 10 giornaliere dal 15 novembre al 31 marzo; Zona D: ore 12 giornaliere dal 1° novembre al 15 aprile; Zona E: ore 14 giornaliere dal 15 ottobre al 15 aprile; Zona F: nessuna limitazione