Regolare il condizionatore. E se avvenisse a distanza?

Regolare il condizionatore. Il sistema di regolazione a volte non basta.

Regolare il condizionatore in base alla temperatura esterna è una delle regole basilari per ottimizzare l’uso dell’apparecchio. Ci sono infatti delle accortezze da seguire per fare in modo che il nostro condizionatore dia la massima efficienza con il più basso consumo possibile. Abbiamo già parlato di come regolare il condizionatore per gestirlo tramite il risparmio energetico avendo cura di seguire piccole e semplici regole. I condizionatori possono essere regolati settando l’orario di accensione e di spegnimento, oltre ovviamente alla temperatura desiderata. Ma a volte accade che poi torniamo a casa e l’ambiente è diventato troppo caldo o troppo fresco per cui abbiamo invalidato le nostre buone regole per un uso efficiente dell’apparecchio e per la temperatura ideale che ci permettono di trovare la casa e l’ufficio confortevole.

Regolare il condizionatore. Se avvenisse a distanza e con maggiori informazioni?

L’innovazione galoppa, lo vediamo giornalmente con tecnologie e  applicazioni sempre nuove, pensate per renderci la vita più facile e comoda. E se per regolare il condizionatore, potessimo rilevare le condizioni atmosferiche, la temperatura esterna momento per momento, il tasso di umidità a seconda di dove ci troviamo con un dispositivo e grazie ad un’applicazione  sul nostro smartphone potessimo programmare e regolare il condizionatore anche a distanza? Geniale vero? Bè ci hanno pensato ad Hong Kong, con lo sviluppo di un’applicazione chiamata Ambi Climate, sottoposta a crowdfounding. Il dispositivo è pensato per tutti i tipi di condizionatori, perché è possibile applicare al dispositivo il concetto del telecomando universale, aggiungendo altre marche al dabase di serie. La raccolta di fondi per realizzare questo progetto è andata benissimo e si prevede l’uscita di Ambi Climate per giugno 2015.

 

Sicurezza dei climatizzatori, in vigore le nuove norme. Multe fino a 6mila euro per i trasgressori

Sicurezza dei climatizzatori, anno nuovo provvedimenti nuovi

Quando stanno per volgere al termine i 12 mesi ci si attende, da un momento altro, novità in fatto di aumenti. Tutte le fonti di informazione sono ascoltate con sospetto e si guarda al mese di gennaio con un po’ di diffidenza e preoccupazione. Purtroppo spesso quel timore si trasforma in realtà. Non ne è esente il settore degli impianti di riscaldamento, in nome della sicurezza dei climatizzatori. La data fatidica è stata il 15 ottobre.

Sicurezza dei climatizzatori. Il libretto

Il vecchio libretto va in pensione ma dobbiamo conservato solo per precauzione. Dal 15 ottobre per garantire ancora di più – questa la spiegazione – la sicurezza dei climatizzatori (ma anche di caldaie e fotovoltaico/solari) è entrata in vigore una nuova normativa nazionale che tutti dobbiamo rispettare. Il Ddp 74/13 prevede un doppio libretto da conservare con cura. Uno serve a registrare l’efficienza degli impianti, l’altro per l’uso e la manutenzione per la sicurezza dei climatizzatori. La domanda è spontanea a questo punto? Chi deve conservare i due libretti? Il proprietario dell’appartamento, l’amministratore e gli affittuari.

Sicurezza dei climatizzatori
Sicurezza dei climatizzatori. Nuove norme dal 15 Ottobre

Sicurezza dei climatizzatori: costi

La nuova normativa in fatto di sicurezza dei climatizzatori quanto ci costerà? Fino a ieri per la verifica del tecnico si sborsava un centinaio di euro, oggi la cifra raddoppia, la spesa si aggira sui 200 euro. Sono previste sanzioni; per chi non si attiene alle nuove disposizioni pensate per la sicurezza dei climatizzatori incorre in una multa salata. Gli inquilini e i proprietari che eludono la norma rischiano una sanzione che va dai 500 ai 3 mila euro, cifra che può arrivare fino a 6 mila.

 

Condizionatori. Non sempre l’efficienza è di casa

Condizionatori, compagni della nostra quotidianità

I condizionatori fanno ormai parte della nostra vita quotidiana, sia d’inverno che d’estate. Immaginare le nostre case  o i nostri luoghi di lavoro senza i condizionatori, quei rettangoli un po’ bombati, in alto, sulle nostre pareti, è impensabile. Si sono trasformati quasi in oggetti di arredamento dei quali non possiamo più fare a meno. In realtà è così, quando fa freddo e quando fa caldo.  Ed è impensabile, oggi, acquistare un auto senza climatizzatore. E’ uno degli optional essenziali e vitali.

Condizionatori ed efficienza energetica

Sappiamo tutti che con alcuni accorgimenti possiamo ottenere il massimo dai nostri condizionatori in fatto di clima ideale e di contenimento degli sprechi energetici. Per esempio impostando la giusta temperatura da tenere nelle nostre abitazioni o sul luogo di lavoro, per risparmiare. Stando attenti all’uso delle impostazioni corrette, possiamo evitare inutili sprechi di energia. Il giusto uso dei condizionatori ci consente di risparmiare qualche soldo e di questi tempi potrebbe essere un’ottima boccata d’ossigeno. D’inverno regolare la temperatura, riducendola anche solo di due gradi, ad esempio da 22 gradi a  20 gradi, ci consente  di risparmiare dal 10% al 20% dell’energia necessaria per riscaldare la nostra abitazione, pensate oltre 130 euro all’anno. Oltre a regolare i condizionatori sui 20 gradi dobbiamo avere delle accortezze perché la casa resti calda senza disperdere calore. Tenere le finestre chiuse quando il climatizzatore è acceso, riscaldare gli ambienti abitati della casa chiudendo le porte delle stanze non utilizzate, usare  i paraspifferi, e quando possibile abbassando gli avvolgibili. Questi sono consigli basici e abbastanza noti. A volte, però, questi accorgimenti non bastano. Sono stati fatti degli studi che dimostrano che troppo spesso i condizionatori lavorano al di sotto dei livelli di efficienza energetica. Per quale motivo? Tra le cause possiamo annoverare una cattiva installazione e soprattutto l’uso di un refrigerante non idoneo. Quindi installare erroneamente i condotti di scarico comporta l’aumento dei consumi di energia e utilizzare un refrigerante non idoneo per l’impianto, non lo fa operare nel pieno delle sue potenzialità. Affidarsi a dei professionisti è sempre il consiglio migliore che possiamo darvi.

Tecnica wrapping. Personalizza il tuo condizionatore.

Tecnica wrapping: dalle auto ai climatizzatori

La tecnica wrapping, nasce per rinnovare e cambiare colore delle nostre auto, moto, camion, ecc., ma oggi l’innovazione ha portato ad utilizzare la tecnica wrapping anche per personalizzare il tuo climatizzatore domestico e/o commerciale.

Oggi, quasi tutti in casa hanno almeno un climatizzatore, per non parlare delle aziende o degli uffici che ne fanno un uso fondamentale nelle loro attività sia d’inverno che in estate. Come tutti sappiamo, l’italiano ci tiene molto al design ed esteticamente il climatizzatore non è mai stato molto apprezzato per la sua semplicità di forme e colori. Questa tecnica decorativa viene incontro alle necessità estetiche di tutti. Pensiamo ad esempio ad un’abitazione appena ristrutturata o semplicemente alla nostra abitazione; vorremmo che anche il condizionatore sia in sintonia con il nostro stile. E questo può essere senz’altro valido anche per gli uffici. Adeguare i nostri climatizzatori ai nostri gusti estetici e allo stile scelto per le nostre abitazioni e uffici.

Per questi motivi la tecnica wrapping sta diventando sempre più conosciuta in Italia perché può personalizzare il nostro climatizzatore a nostro gusto e piacimento.

La tecnica wrapping, decora il climatizzatore con una pellicola

La tecnica wrapping è sicura ed efficace e personalizza il tuo climatizzatore attraverso l’utilizzo di pellicole adesive particolari, applicate da un tecnico esperto. Oggi quindi, trovate pellicole utilizzate per la tecnica wrapping in ogni colore e con motivi diversi per decorare il vostro condizionatore come più vi piace. La manutenzione del condizionatore al quale è stata applicata la tecnica trapping è molto semplice: possiamo lavare il condizionatore con una spugna morbida appena bagnata utilizzando poco sapone, l’importante è non  lasciare residui di sapone sulla pellicola. Il costo dell’applicazione della tecnica wrapping è inferiore alle classiche verniciature, sconsigliate ovviamente per la salute, nel caso dei climatizzatori, inoltre la durata delle pellicole è di media 5 anni ma se volete cambiarla prima o volete far tornare il condizionatore al colore originale, basterà rimuovere la pellicola applicata ed il climatizzatore riavrà il suo aspetto precedente.

Manutenzione del condizionatore: contrastare il pericolo della Legionella

Manutenzione del condizionatore. Non sottovalutiamo la pulizia dei filtri

La manutenzione del condizionatore è veramente importante per tutelare la nostra salute. Al’interno dei filtri possono proliferare numerosi batteri. Così l’aria che respiriamo tramite i sistemi di condizionamento, diventa malsana e ci fa ammalare. Per questo è davvero importante non trascurare la manutenzione del condizionatore. Uno dei pericoli nascosti nei filtri poco puliti dei nostri condizionatori è la Legionella.

Manutenzione del condizionatore. Cos’è la Legionella

La  Legionella si sviluppa ad una temperatura compresa tra i 32 e i 45 gradi, non solo negli ambienti naturali come  specchi d’acqua e laghi, ma anche all’interno di piscine, terme e tubature. In questi luoghi avviene il processo della nebulizzazione, in cui l’acqua allo stato liquido si trasforma in piccolissime gocce in cui la Legionella si forma. Il batterio della Legionella, trova nelle condutture e nei condizionatori l’ habitat ideale per la sua proliferazione. L’uomo contrae l’infezione inalando le goccioline nelle quali soggiorna il batterio semplicemente durante una doccia, o in qualsiasi altro momento della giornata trascorso in una stanza chiusa e con un sistema di areazione o riscaldamento artificiale.

Il primo caso d’infezione avvenne nel 1976 proprio a causa di una scarsa manutenzione di un sistema di areazione che, portò al ricovero di 224 persone durante il raduno della Legione Americana nel Bellevue Stratfod Hotel di Philadelphia. I sintomi dell’infezione si manifestano con una settimana di ritardo rispetto al contagio, sfociando in una forte polmonite, a volte anche mortale, caratterizzata da cefalea diarrea e dolori addominali. Il virus è rintracciabile solo grazie ad un’analisi del catarro o di una biopsia polmonare.

Nonostante il naturale sviluppo del batterio all’interno dei sistemi d’areazione e di riscaldamento, è possibile contrastarlo tramite una precisa e costante manutenzione del condizionatore. Sarà quindi una buona e sana abitudine da parte dei possessori dei condizionatori, preoccuparsi e provvedere alla pulizia dei filtri, delle parti interne degli split e delle canalizzazioni. Per occuparsi della manutenzione dei condizionatori non c’è bisogno di un tecnico specializzato. La pulizia può essere fatta in autonomia, a meno che per esempio non si possegga un impianto di canalizzazioni che diffonde l’aria in più stanze. Per la pulizia esterna basterà utilizzare un panno morbido e asciutto, mentre i filtri dovranno essere rimossi  e puliti con l’aiuto di un’aspirapolvere.

 

Nuovi libretti per gli impianti termici

Nuovi libretti per gli impianti termici, le regole scattano dal 15 ottobre

Il Ministero dello Sviluppo Economico (Mise), ha deciso che a partire dal 15 ottobre i libretti inerenti agli impianti termici e quelli di climatizzazione dovranno essere sostituiti con i nuovi libretti per gli impianti termici e per la climatizzazione. Questa sostituzione dei libretti antecedenti con quelli nuovi, dovrà avvenire durante il controllo periodico di manutenzione obbligatorio degli impianti. Nella definizione di impianto termico  e di climatizzazione rientra qualsiasi tipo di impianto che abbia come impiego ed utilizzo la climatizzazione invernale ed estiva, indipendentemente dal tipo di energia che utilizza; l’impianto può produrre o meno acqua calda. Anche gli impianti individuali di riscaldamento rientrano in questa categoria e devono essere quindi messi a norma con la compilazione dei nuovi libretti per gli impianti termici. I sistemi che producono solo ed esclusivamente acqua calda sanitaria, sono esclusi da questa norma. Così anche le stufe, i caminetti e gli apparecchi utilizzati per il riscaldamento degli ambienti e che utilizzano un sistema di energia radiante.

Nuovi libretti per gli impianti termici e i climatizzatori

La situazione appare un pò confusa. Vediamo di capire meglio come agire. Innanzitutto della manutenzione degli impianti si deve occupare il proprietario dell’impianto, oppure chi occupa l’immobile. Nel caso in cui si parli di impianti termici e di climatizzazione centralizzati nei condomini, se ne occupare l’amministratore di condominio. Sarà l’installatore a dare indicazioni sui tempi di frequenza dei controlli in caso di un impianto nuovo, mentre per gli impianti già esistenti, sarà compito del manutentore dare istruzioni. Per le scadenze temporali, al momento essendoci un vuoto legislativo, si dovrà fare riferimento alle indicazioni dei produttori degli impianti. Una cosa molto importante, è che una volta finiti i controlli sugli impianti, l’installatore o il manutentore, ha anche l’obbligo di fare una verifica sulle condizioni di efficienza energetica e stendere un rapporto.

 

Pompe di calore. Tipologie

Pompe di calore, cosa sono

Quando parliamo di pompe di calore nell’ambito dei sistemi di condizionamento dell’aria, ci riferiamo ad un condizionatore dotato di un sistema con la valvola reversibile; questo consente sia di apportare calore ad un ambiente o ad un edificio, sia di estrarlo.

Pompe di calore, tipologie

Le pompe di calore per i sistemi di condizionamento dell’aria, si dividono in due tipologie differenti. Pompa di calore ad aria-aria: questo tipo di pompa di calore, estrae il calore dall’aria presente nell’ambiente e lo immette o lo estrae in un edificio; pompa di calore aria-acqua, usate nei casi in cui ci si avvalga di sistemi con distribuzione idronica del calore, in questo caso si utilizza l’aria esterna, dalla quale viene prelevato il calore e poi fatto passare in un pozzo caldo. Altri sistemi sono quello acqua-acqua e terreno-acqua. Nel primo caso parliamo di pompe di calore che utilizzano fonti acquifere come laghi, mare, fiumi, e la cede al pozzo caldo composto da un circuito di acqua per riscaldare gli ambienti. Le pompe che utilizzano il sistema terreno-acqua, vengono chiamate pompe di calore geotermiche; in quest’ultimo caso, l’aria viene estratta dal terreno e mandata al pozzo caldo poi inviata ai pannelli radianti oppure ai fan dei vari ambienti.

Deumidificare l’ambiente: climatizzatore vs deumidificatore

Deumidificare l’ambiente: quale scelta fare

Per deumidificare l’ambiente qual è la scelta migliore da fare? Potrebbe essere più utile usare un climatizzatore o forse il deumidificatore è la scelta più saggia?

Di solito siamo propensi a pensare che il deumidificatore, così come la parola stessa ci suggerisce, sia lo strumento migliore per deumidificare il nostro ambiente domestico. In realtà, oggigiorno, anche comprare il condizionatore potrebbe essere un’ottima soluzione, perché oltre a deumidificare il locale riesce anche a  riscaldarlo o rinfrescarlo. Allora dov’è la differenza?

Il deumidificatore nasce con il solo compito di deumidificare l’ambiente dove viene posizionato. Questo comporta  un assorbimento costante dell’ umidità ogni qualvolta lo si mette in funzione. Lo scopo principale del climatizzatore, invece, è quello di far scaldare o raffreddare l’ambiente con il suo getto d’aria. Ma vediamo perché dovremmo comunque scegliere un climatizzatore rispetto a un deumidificatore. Quando accendiamo il condizionatore per raffreddare la stanza in cui ci troviamo, questo funge anche da deumidificatore, cosa che però non avviene quando è in regime di riscaldamento. Per avere la doppia funzione nel processo di riscaldamento, il condizionatore dovrà avere la funzione dry che deve essere accesa cliccando l’apposito telecomando. Questa funzione potrebbe non funzionare solo nel caso in cui il condizionatore consti dell’ unità esterna e le temperature raggiungano minime molto alte, quindi i tubi del condizionatore sono influenzati dalla temperatura esterna, cosa che non capiterebbe mai con un deumidificatore. Questo non accade nel caso il cui la deumidificazione dell’ambiente sia affidata a climatizzatori monoblocco. Il condizionatore monoblocco non ha un’unità esterna, ma viene posizionato all’interno della stanza in cui vogliamo. Non avendo l’unità esterna, questo tipo di climatizzatore viene posizionato solo all’interno del locale, quindi non è paragonabile a un deumidificatore. Infine, per deumidificare l’ambiente, non dobbiamo lasciarci influenzare dal consumo elettrico maggiore del condizionatore, perché in realtà esso dipende dal circuito refrigerante montato sull’oggetto.

Tariffa D1 applicabile sulle pompe di calore

Tariffa D1, per pagare quanto si è consumato

La tariffa D1 è la nuova tariffa di rete imposta per i consumi ad alta efficienza nelle abitazioni. Che significa? Significa che la tariffa D1 consente di pagare quanto effettivamente si è consumato poiché è stato stabilito un prezzo costante su ogni kilowatt/ora. In altre parole, questo significa che il prezzo applicato è indipendente dai consumi annui totali di un’abitazione. Inoltre la tariffa D1 è non ha nessun limite, ciò vuol dire che potrà essere applicata sulle forniture di energia elettrica presenti sul mercato libero, ma anche su quelle forniture che hanno contratti di maggior tutela per l’abitazione di residenza. È possibile richiedere l’applicazione della tariffa D1 sulle pompe di calore elettriche dal 1 luglio 2014.

Ma come nasce la tariffa D1? Il motivo principale che ha portato alla sua sperimentazione è stato quello di allineare le tariffe di rete ai costi. Fino a poco tempo fa, chi acquistava delle fonti di calore appartenenti alle energie rinnovabili poteva contare sull’appoggio di sussidi e incentivi da parte dell’unione europea. In un periodo di grandi riforme nazionali e internazionali, questi incentivi stanno venendo meno per mancanza di fondi. Con la tariffa D1, però, adesso tutti possono utilizzare le fonti rinnovabili a prezzi accessibili, poiché i prezzi di consumo sono minori rispetto a prima.  Grazie a questa tariffa, infatti, è possibile pagare un costo più vicino all’uso effettivo dei servizi di rete, cioè del trasporto, della misura e della gestione del contatore. È applicabile nelle abitazioni private, ciò significa che chiunque abbia una pompa di calore elettrica, su base volontaria, potrà richiederne la sua applicazione. La tariffa D1 è stata pensata per cercare di eliminare la progressività della tariffa rispetto ai consumi, ciò significa abbassare i prezzi delle bollette in base al reale consumo di fonti di energie efficienti come le pompe di calore.

Condizionatori e climatizzatori per tutte le esigenze

Condizionatori e climatizzatori: ad ognuno il suo

Condizionatori e climatizzatori ne esistono una quantità sempre più grande per poter soddisfare le esigenze di una clientela che pretende sempre di più. Ecco perché noi di Clima Project cerchiamo di accontentare tutti i nostri clienti offrendo una vasta gamma di condizionatori e climatizzatori della miglior marca e sempre all’avanguardia. I nostri clienti potranno scegliere fra diversi condizionatori e climatizzatori in base alle loro esigenze. Da noi troverete condizionatori e climatizzatori a barriera a lama d’aria. Di solito, così come si evince dal nome, il condizionatore a barriera si pone sulla porta d’ingresso per creare una barriera vera e propria fra l’ambiente esterno e quello interno, in questo modo l’ingresso dell’aria dell’ambiente esterno è neutralizzato dal climatizzatore che manterrà all’interno dell’abitazione un ambiente salubre e alla temperatura desiderata. Solitamente è usato nei grandi magazzini o nei centri commerciali all’ingresso di un negozio. Ma si può optare anche per un condizionatore a cassetta. Di solito questo tipo di climatizzatore è usato negli uffici che hanno il soffitto delle stanze a pannelli. Il climatizzatore a cassetta si incastra perfettamente con i pannelli ed emette un getto continuo d’aria calda o fredda per dare all’ambiente una sensazione di piacevole fresco o di una leggera calura in base alla stagione. Un altro climatizzatore simile a quello a cassetta, è quello a incasso in controsoffitto. È usato anche questo negli ospedali, nei musei, negli uffici per il suo getto silenzioso, caratteristica che lo rende un climatizzatore indispensabile  per i luoghi in cui la bassa rumorosità è un fattore indispensabile. Ma esistono ancora altri tipi di condizionatori e climatizzatori usati anche per scopi domestici. Il condizionatore a parete, per esempio, ha delle linee molto eleganti ed è stato concepito per l’interno di appartamenti. Ciò non toglie che possa essere usato anche negli uffici. E infine, abbiamo il climatizzatore a pavimento. Questo tipo di climatizzatore è stato pensato per le camere da letto o per i salotti, per cui ha un design sofisticato e per nulla ingombrante. Prima che inizi l’inverno, scegliete condizionatori e climatizzatori in linea con le vostre esigenze. Ad ognuno il suo.