Condizionatori solo freddo o pompa di calore?

Condizionatori solo freddo. Ma non solo

Spesso le persone pensano che i condizionatori servano a rinfrescare o raffreddare la temperatura dell’ambiente nel quale sono installati. In realtà, non è così. Innanzitutto, i climatizzatori possono anche deumidificare la casa o il posto di lavoro, possono filtrare l’aria in ambienti in cui è difficoltoso il ricircolo e ottimizzare la distribuzione dell’aria nell’ambiente. E cosa molto importante, possono sia produrre aria calda che aria fredda. Dipende dalle nostre preferenze ed esigenze di climatizzazione, la scelta di condizionatori solo freddo oppure di quelli che producono anche aria calda, chiamati anche pompe di calore.

Condizionatori solo freddo. Conviene o no?

Quando si decide di installare un condizionatore, si deve valutare a cosa realmente ci serve, in che tipo di ambiente dobbiamo installarlo e quali sono i pro e i contro della nostra decisione. Così, di primo impatto, verrebbe da pensare che installare una pompa di calore sarebbe sempre e comunque la soluzione ideale, per avere un condizionatore in grado di rispondere ad ogni nostra esigenza di freddo, caldo, etc… , mentre il condizionatore solo freddo si può usare solo d’estate per rinfrescare la casa. In realtà non è così semplicistico. E’ sicuramente vero che la pompa di calore, con la sua tecnologia consente di invertire il flusso d’aria e di immettere aria calda, ma è anche vero che, ad esempio, in zone con clima molto rigido, la temperatura ambientale che si può raggiungere con l’uso della pompa di calore, richiederà una spesa molta alta di energia elettrica, oltre al fatto che il costo di una pompa è maggiore rispetto ai condizionatori solo freddo. A questo punto, fatte le dovute considerazioni, si potrà preferire, un impianto di riscaldamento più classico e l’installazione dei condizionatori solo freddo.

Novità per l’installazione dei climatizzatori. Necessaria la SCIA nelle aree vincolate

Nuove regole per l’installazione dei climatizzatori

Se un tempo installare un condizionatore a casa non aveva bisogno di grandi certificazioni, e il più delle volte si chiudeva un occhio, oggi invece le nuove leggi non permettono più una collocazione esterna senza criteri, ma tutto deve essere eseguito con la massima scrupolosità e soprattutto dopo aver adempiuto a specifici obblighi amministrativi. Per l’installazione dei climatizzatori, infatti, in virtù di una sentenza depositata di recente, la terza sezione penale della Cassazione, ha ribadito il principio secondo il quale i condizionatori costituiscono impianti tecnologici e pertanto se collocati all’esterno dei fabbricati, rientrano nel novero degli interventi edilizi e quindi vige la relativa normativa di settore. La conseguenza è che la l’installazione dei climatizzatori, seppure non necessitante del permesso di costruire, è comunque soggetta a segnalazione certificata di inizio di attività.

Installazione dei climatizzatori. Cosa dice la Corte di Cassazione

 La sentenza ricorda l’articolo regola la materia, modificato in parte da quanto disposto dal decreto Sblocca Italia dello scorso settembre, “le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico sanitari e tecnologici, sempre che non alterino la volumetria complessiva degli edifici e non comportino modifiche delle destinazioni di uso”. In parole povere, bisogna fare molta attenzione quando si apportano cambiamenti nella facciata esterna di un edificio e nella fattispecie nell’installazione di nuovi climatizzatori in area vincolata visto che, da adesso, è reato montarli senza  SCIA (ex Dia). E il reato è previsto dall’art. 181 del d.lgs. n. 42/2004.  Insomma per l’installazione dei climatizzatori serve il rilascio del nulla osta da parte dell’autorità preposta alla tutela del vincolo.

Temperatura alta a casa, nemica della nostra salute.

La temperatura alta a casa rischia di creare disagi al nostro corpo

Quale dovrebbe essere la temperatura ideale nelle nostre case nel periodo invernale?  Tra i 19 e i 22 gradi, sarebbe perfetta, ma a volte non la rispettiamo per improvvisi abbassamenti della temperatura esterna che ci costringono ad alzare la temperatura dei nostri impianti, quando invece basterebbe indossare momentaneamente un maglione in più per ovviare il problema. Insomma, a volte non rispettiamo la temperatura indicata perché abbiamo freddo e preferiamo qualche grado in più a casa piuttosto che coprirci di più. Forse quanto stiamo per dire farà cambiare idea a più di una persona. La temperatura alta a casa rischia di creare disagi al nostro corpo. Le labbra ad esempio sono sensibili alla secchezza dell’aria. Non bisogna assolutamente umettarle con la saliva quando si screpolano. Fare uso di idratanti specifici. La pelle delle mani va idratata soprattutto durante l’inverno, perché possono presentarsi anche i geloni.

Temperatura alta a casa, nuoce all’idratazione della nostra pelle

temperatura alta a casa
Temperatura alta a casa La giusta temperatura in casa è tra i 19/22 gradi. Una volta superata, a risentirne è la salute

Mai riscaldarle troppo velocemente dopo essere rientrati da fuori, mettendole a diretto contatto con l’aria calda del climatizzatore o del termosifone. Usare quindi idratanti adatti con l’accortezza di abbondare alla sera prima di andare a letto. La temperatura alta a casa, inoltre, può nuocere alla pelle del viso che risente di un ambiente troppo secco. In questa stagione sono consigliabili idratanti oppure maschere a base di avocado, miele, farina d’avena, yogurt, succo di cetriolo, che hanno anche l’effetto di dare vita a una pelle stanca. Vediamo quali altri problemi può comportare un’alta temperatura a casa. Per esempio, i bassi livelli di umidità sono nemici dei capelli, li rendono più secchi e sarà necessario curarli con impacchi di olio di ricino, di mandorle, di semi di lino per chi ha capelli grassi o usando per esempio tuorlo d’uovo, miele, avocado e yogurt variamente miscelati per dare una botta di vita ai nostri capelli. Infine, temperatura alta a casa è nemica degli occhi; l’aria secca non li aiuta. Quando siete a casa, se portate le lenti a contatto, cercate di utilizzare anche gli occhiali per riossigenare e riposare gli occhi. Usate quindi un buon collirio idratante e fate impacchi con camomilla, cetriolo, tè nero o mela.

Gli installatori di condizionatori e le caratteristiche del mestiere

Installatori di condizionatori: ecco i medici degli impianti.

Installatori di condizionatori. Una figura professionale ormai indispensabile visto che indispensabili sono diventati i condizionatori. Gli italiani non fanno più a meno degli impianti di riscaldamento e raffreddamento, in casa, negli uffici, nei negozi e va da sè che più l’uso è diffuso, più c’è richiesta di installatori. Secondo il tradizionale rapporto annuale dell’Istat, nel 2014 i climatizzatori sono aumentati del 10%. Mantenere efficienti i climatizzatori significa farli rendere al meglio, evitare sprechi di energia e di denaro, garantire aria pulita. Gli installatori di condizionatori sono gli artifici del loro buon funzionamento. Quest’anno, poi, il loro apporto è fondamentale. Con l’occasione ricordiamo che dal 15 ottobre sono entrate in vigore le nuove norme in fatto di sicuerzza dei climatizzatori. Il Ddp 74/13 prevede un doppio libretto da conservare con cura. Uno serve a registrare l’efficienza degli impianti, l’altro per l’uso e la manutenzione per la sicurezza dei climatizzatori. E qui entrano in gioco gli installatori di condizionatori.

Installatori di condizionatori
Installatori di condizionatori, occorre seguire un corso professionale e aiuta avere una buona manualità

Come si diventa installatori di condizionatori

Regola principale: non ci si improvvisa “conoscitori” di condizionatori. Per esercitare al meglio il mestiere occorre non solo conoscere la pratica. Una buona teoria non guasta.  E’ necessario un diploma di scuola media superiore a indirizzo tecnico e/o un corso di formazione specifico. Da non sottovalutare la predisposizione al lavoro con gli attrezzi, come trapano, cacciavite, pinze, scalpello. Avere una buona manualità non guasta, anzi aiuta a imparare in fretta e con maggiore predisposizione. Passiamo alle mansioni: gli installatori sono specializzati in montaggio, manutenzione e riparazione di attrezzature per il condizionamento d’aria e per l’aerazione. La sfera delle attività che l’installatore deve svolgere è ampia, si va dai sopralluoghi all’installazione vera e propria, dal collaudo alla manutenzione, fino alle riparazioni. Ribadiamo la raccomandazione: non si diventa installatori di condizionatori dall’oggi al domani, occorre studiare e fare pratica. Per la vostra incolumità e quella dei clienti.

Scegliere il climatizzatore. Errori da evitare

Scegliere il climatizzatore. Cose da valutare nella scelta

Scegliere il climatizzatore: spesso è facile commettere degli errori. Finalmente vi siete decisi e, dopo aver fatto i vostri conti, vi siete convinti ad acquistare uno o più climatizzatori per la vostra casa. Non è così facile orientarsi tra i tanti modelli che sono in circolazione, ognuno con le proprie caratteristiche. Intanto, per darvi un’infarinatura generale ed evitarvi qualche errore di troppo, ecco alcuni consigli per non sbagliare. Avere qualche dritta è il modo migliore per scegliere il climatizzatore. Un errore comune è quello di scegliere condizionatori d’aria portatili, se si vuole raffreddare tutta la casa. E’ vero che sono leggeri e si portano facilmente da una parte all’altra, ma una volta spostato il climatizzatore, l’ambiente raffreddato poco prima, si riscalderà nuovamente. L’impianto fisso, invece, sistemato nei punti strategici è più efficace e rinfrescherà l’abitazione in modo più omogeneo e duraturo. Un altro errore che si commette spesso, è quello di non informarsi sul rumore.

Scegliere il climatizzatore: la silenziosità è essenziale

La silenziosità è una caratteristica molto importante, forse indispensabile, soprattutto per chi vive in un condominio. Sapete quanti decibel deve avere un climatizzatore per essere silenzioso? Di giorno i decibel non dovrebbero essere più 45 mentre, di notte, non dovrebbero superare i 30. Per non incappare nell’errore di acquistare un condizionatore troppo fastidioso, bisogna controllare soprattutto la rumorosità della parte esterna per evitare di disturbare i vicini. Nell’elenco delle cose da non fare, un altro errore che si commette quando viene acquistato un climatizzatore è quello di non chiedere maggiori informazioni. Pensare che il costo dell’installazione sia compreso nel prezzo. Forse voi non lo avete fatto, ma molte altre persone sono convinte che sia così. A volte il costo d’installazione dell’impianto di climatizzazione è compreso, ma altre volte non lo è, non viene chiesto e non viene detto. Un bell’errore, sarete d’accordo con me. Verificate sempre, perché la spesa può aumentare del 20-40%, all’improvviso.

Scegliere il climatizzatore: informarsi sui contratti per la manutenzione

Sapevate che a volte vengono offerti contratti per interventi di manutenzione? Forse sì, forse no. A volte viene offerto, compreso nel prezzo d’acquisto del climatizzatore, il prolungamento della garanzia oltre gli abituali 2 anni. Se non lo sapevate, eccovi accontentati. Quindi non commettete l’errore di non chiedere al vostro negoziante o al vostro installatore, se offrono questi contratti e con che modalità: sono offerte frequenti ormai. Chiedete, chiedete, chiedete ed assicuratevi un buon impianto di climatizzazione per lungo tempo.

 

 

 

Mantenere la casa calda? Basta qualche accorgimento

Mantenere la casa calda. Piccoli accorgimenti per una temperatura ideale

Freddo non ti temo. Come mantenere la casa calda senza spendere una fortuna. E’ impossibile e impensabile, tenere acceso tutto il giorno l’impianto di riscaldamento, così come non possiamo accendere in continuazione il climatizzatore, che in molte case fa la veci del termosifone – non sono poche le famiglie che utilizzano l’aria calda del condizionatore al posto dei classici termosifoni. Con il termometro che precipita sempre di più verso lo zero, dovete farvi furbi: potete evitare il freddo delle case con piccole ma importanti astuzie. Poche mosse che vi consentono di mantenere calde le abitazioni. Il primo consiglio riguarda la temperatura da tenere in casa e non superare: deve essere tra i 18 e i 20°C. Fate in modo che non si superi il limite massimo perché basta alzare la temperatura di un grado per far aumentare i consumi del 7 per cento. Una volta ottenuto un ambiente caldo per evitare la dispersione del tepore con semplici accorgimenti possiamo mantenere il calore nelle camere. Prestate attenzione alle finestre aperte per il ricambio d’aria. E’ sbagliata l’abitudine di tenere socchiuse le finestre per ore.

mantenere la casa calda
Mantenere la casa calda. Piccoli accorgimenti

Mantenere la casa calda: anche i vecchi e cari paraspifferi sono utili

Per mantenere la casa calda, spalancate tutte le finestre nello stesso momento per qualche minuto, così da creare corrente d’aria e velocizzare il ricambio. Una volta arieggiata l’abitazione chiudete le finestre e vedrete che le camere non si trasformeranno in frigoriferi, anzi non disperderanno calore. Altri consigli mantenere la casa calda? Usate i paraspifferi. Non sono passati di moda e soprattutto ce ne sono, in commercio, di particolari e simpatici. Se la vostra fonte di calore è il termosifone, la raccomandazione è quella di non scambiarlo per un armadio. Non riempitelo di calzini, magliette, biancheria e asciugamani: il caldo asciugherà i vestiti ma l’efficienza è limitata. Cambiare gli infissi se sono troppo vecchi oppure applicare guarnizioni nuove, anche le tapparelle devono essere in buono stato. Per una casa calda senza spendere una fortuna, infine, l’utilizzo dei doppi vetri permette di risparmiare il 20-25% sulle spese di riscaldamento.

Il telecomando del condizionatore. Ecco come utilizzarlo

Telecomando del condizionatore. Scopriamo tutti i simboli per regolare la temperatura

Le istruzioni del telecomando dei condizionatore sono indispensabili. Quante volte ci siamo detti: e adesso che faccio? Come passo dall’aria fredda a quella calda? Come posso abbassare od alzare la temperatura? Come programmare i tempi? Ebbene cerchiamo di risolvere i nostri dubbi illustrando in dettaglio le varie funzioni del telecomando del condizionatore. Partiamo dall’alto, dalla sinistra del telecomando verso destra. Per accedere al riscaldamento dobbiamo accertarci che venga evidenziato il simbolo del sole. La deumidificazione invece è caratterizzata da una gocciolina, espressione dell’acqua, in grado di dare l’input  al condizionatore, di raccogliere l’umidità presente nell’ambiente. Se invece ci troviamo nel periodo estivo e vogliamo provare a refrigerarci allora con il nostro telecomando spostiamoci sul simbolo della neve. Sempre nella nostra discesa in senso orario sul telecomando, troviamo il tasto di accensione e spegnimento caratterizzato dal simbolo di un cerchio con in mezzo una linea verticale.

Telecomando del condizionatore. Ecco come si usa:deumidificatore, aria calda e fredda, alette

Se poi non siamo a casa ma vogliamo impostare l’accensione o lo spegnimento del nostro condizionatore, allora dobbiamo orientarci verso i due simboli dell’orologio, mentre su alcuni telecomandi c’è scritto timer. In questo caso quello in basso con la freccia dopo le ore 12 identifica l’accensione, viceversa quella prima le ore 12 lo spegnimento. Se vogliamo conoscere la temperatura dobbiamo orientarci verso il simbolo caratterizzato dalla lettera °C, alle cui estremità ci sono delle frecce per alzare o abbassare la gradazione. Sul telecomando poi c’è il simbolo della ventola che comanda il flusso d’aria da immettere nell’ambiente. Premendo più volte il tasto si passa attraverso diverse velocità di ventilazione, minimo, medio, massimo ed automatico. Se vogliamo propagare l’aria fredda o calda in modo non uniforme, allora dobbiamo premere il tasto swing sul telecomando del condizionatore, che consente alle alette di muoversi continuamente dal basso verso l’alto e viceversa, per consentire una distribuzione dell’aria con differenti angolazioni.

Ridurre le spese dell’energia elettrica. Condizionatori accesi meno.

Ridurre le spese dell’energia elettrica

Gli elettrodomestici “arredano” le case degli italiani ma vengono usati con parsimonia. Ridurre le spese dell’energia elettrica è ormai necessario. Climatizzatori inclusi. Siamo nell’era del risparmio e per evitare cifre da capogiro per pagare luce, gas e corrente, gli utenti delle bollette ricorrono alla strategia dell’utilizzo meno e con attenzione. Della serie, accendo meno, per esempio, il condizionatore così risparmio. Secondo alcuni dati rivelati dall’Istat, gli italiani negli ultimi 5 anni hanno deciso di investire sul risparmio energetico. Il motivo è uguale per tutti: non sprecare soldi e energia inutili. La crisi economica, e tutti i problemi connessi, ci ha trasformati in un popolo di grandi risparmiatori, più di quanto lo fossimo. Così se prima facevamo meno caso a una luce accesa nell’altra stanza, adesso non solo ce ne accorgiamo immediatamente ma corriamo subito ai ripari. Spegnere vuol dire consumare meno luce, quindi risparmiare.

Ridurre le spese dell'energia elettrica
Ridurre le spese dell’energia elettrica

Ridurre le spese dell’energia elettrica. anche i condizionatori vengono accesi di meno.

E così gli investimenti effettuati sul fronte del risparmio energetico servono per ridurre le spese per l’energia elettrica, per il 54% degli italiani, per le spese di riscaldamento della casa, per il 21%, per il riscaldamento dell’acqua per il 145% e per il condizionamento per il 10%. Insomma, per risparmiare, si fa attenzione a tutto. Anche al condizionatore e agli impianti di riscaldamento in generale. L’Istat, nel rapporto sui consumi energetici degli italiani, afferma che poco meno di tre famiglie su dieci, quasi il 30%, possiede un impianto di condizionamento dell’aria. La Sardegna vanta la percentuale piu’ alta di condizionatori il 47,5%. E nonostante l’incidenza, a volte i condizionatori fanno da semplice arredamento, perché, come dice l’Istituto di statistiche, gli italiani evitano di utilizzarli per risparmiare. Com’è nel resto d’Italia? il 40% delle famiglie del nord est possiede condizionatori, soprattutto in Veneto e in Emilia Romagna, al centro è nelle case del 24% delle famiglie, mentre al sud la quota si attesta al 32%. Nonostante l’elevata presenza dei condizionatori nel nostro paese, gli italiani li accendono sempre meno per risparmiare qualche centesimo.

Climatizzatore e condominio. Ecco le 3 regole per evitare discussioni

Climatizzatore e condominio. La convivenza è difficile

Climatizzatore e condominio. La guerra dei condòmini è anche per colpa dei climatizzatori. Tutti contro tutti spesso e volentieri. Le cause dei litigi sono le più disparate, controversie che spesso finiscono in tribunale. Passi troppo rumorosi, volume della tv troppo alto, lavori a orari improponibili, sporcizia lasciata sui pianerottoli, ascensore lasciato aperto ai soliti piani. Ci sono antipatie che nascono subito e altre che maturano col tempo. Capita che i litigi tra condòmini abbiano inizio nel corso degli anni, capita che i rapporti di buon vicino rimangono tali per parecchio, poi… ecco il patatrac. Succede qualcosa che innesca la guerra. Anche i climatizzatori sono spesso oggetto di liti e contenziosi, scatenano aspre discussioni che terminano, a volte, solo per una sentenza della magistrature. Discussioni che si possono evitare, basta rispettare regole affinché l’installazione del climatizzatore sia immune da ogni tipo di contestazione.

Climatizzatore e condominio. Regole

Regola numero 1

Chidere informazioni al Comune di residenza e verificare se l’edificio sorga in una zona storica, di interesse storico o paesaggistico. In tal caso sono in vigore delle limitazioni che possono essere superate tramite autorizzazione rilasciata dall’ufficio tecnico.

Regola numero 2

Controllare che il regolamento condominiale non vieti l’installazione del climatizzatore nelle parti comuni dell’edificio oppure che non lo vieti solo rispettando certi parametri, ad esempio condizionatori verniciati di un particolare colore. In caso di montaggio nella parte esterna dello stabile è importante rispettare il decoro architettonico del palazzo, dobbiamo evitare di deturparlo.

Regola numero 3

Il climatizzatore non deve fare troppo rumore. Nel caso in cui crea disturbo tanto da nuocere al normale svolgimento della vita quotidiana, i vicini possono chiedere e ottenere addirittura la rimozione del condizionatore tramite azione legale.

 

 

Rinfrescare la casa con degli specchi speciali.

Rinfrescare la casa.

Rinfrescare casa. La nuova frontiera dei condizionatori è rappresentata dagli specchi. Sì, avete capito bene. Tra qualche anno le facciate dei nostri edifici potranno essere ricoperti di specchi e assolvere alla funzione dei condizionatori per rinfrescare la casa. Fantascienza? Non la pensa così un gruppo di ingegneri dell’università di Stanford che sta lavorando a un progetto rivoluzionario. L’invenzione potrebbe avere dei notevoli vantaggi per garantire allo stesso tempo il rispetto dell’ambiente e case più fresche. In futuro, stando a questa trovata, potremo accendere meno i condizionatori.

rinfrescare la casa
Rinfrescare la casa grazie a degli specchi speciali

Rinfrescare la casa. Un materiale nuovo e ultrasottile respinge i raggi solari

Vediamo la scoperta nel dettaglio. Cominciamo col dire che si tratta di speciali specchi hi-tech in grado di raffreddare gli edifici, anche nei giorni più soleggiati e caldi, riducendo il bisogno di aria condizionata. I ricercatori di Stanford, che hanno pubblicato la scoperta sulla rivista di settore Nature, hanno realizzato un materiale particolare e ultrasottile per questi specchi. Un materiale spesso appena 8 milionesimi di metro, micrometri, meno di un foglio di alluminio, composto da sette strati di biossido di silicio e ossido di afnio, posti sopra un sottile strato di argento. Gli speciali specchi hanno la capacità di respingere i raggi solari e di spedirli nello spazio come radiazione infrarossa, e sono anche specchi efficienti che riflettono virtualmente tutti i raggi solari che lo colpiscono. Questo risultato ha un nome, i ricercatori lo chiamano  raffreddamento radioattivo fotonico. L’obiettivo è quello di rinfrescare la casa e utilizzare meno il condizionatore durante la giornata.