Risparmio con il condizionatore: si può fare
In caso di ristrutturazione o di grandi manovre casalinghe l’occhio passa dal lavoro in questione al portafogli, pronto a valutare pro e contro di ogni singolo aspetto. Il condizionatore non può essere da meno: se conviene, perché non approfittarne? Andiamo a scoprire in che modo il condizionatore può farci risparmiare qualcosina. Ora l’occhio passerà dai lavori, al portafogli, alle prossime nostre prossime parole…
Bisogna munirsi di calcolatrice e fare bene i calcoli, l’installazione di un nuovo condizionatore potrebbe risultare un doppio affare:
1) 50% di detrazione per le ristrutturazioni edilizie, se non si tratta di impianto solo di riscaldamento ma a pompa di calore
2) Riduzione dell’aliquota Iva dal 20 al 10%.
L’articolo 1 della legge 449/1997 prevede tariffe agevolate per “le opere finalizzate al risparmio energetico”. Viene ulteriormente poi precisata la chiave di volta del risparmio: si possono realizzare opere finalizzate al risparmio energetico anche senza opere edilizie. Ovvero, non bisogna necessariamente costruire una casa, per risparmiare con il condizionatore. Ma come potrebbe rientrare il condizionatore in quest’articolo di legge? Bisogna usarlo anche per riscaldarsi d’inverno: in questo modo addio termosifoni, e può in questo modo facilmente ottenere il risparmio energetico di cui sopra. Le modalità per metter meno mano al portafogli sono presto dette: bonifico “parlante”, normalmente richiesto per la detrazione; bisogna richiedere all’installatore una dichiarazione di conformità dell’impianto al conseguimento del risparmio energetico. Normalmente viene rilasciata ad integrazione della certificazione del produttore sulle caratteristiche dell’impianto.
Risparmio con il condizionatore. Riduzione dell’Iva
Per la riduzione dell’Iva per le apparecchiature di condizionamento si applica l’aliquota Iva del 10% per le prestazioni di installazione e l’acquisto di materiali diversi dal condizionatore, per il condizionatore invece l’Iva si applica solo a concorrenza del valore della manodopera e degli altri materiali. Se il condizionatore sostituisce parzialmente o in toto il precedente impianto di riscaldamento, la detrazione può arrivare al 65% (si può comunque detrarre al massimo 30 mila euro in 10 anni), che vale anche per edifici non ad uso abitativo, come capannoni ed uffici.