Climatizzatore inverter, cos’è.
Il climatizzatore inverter è un tipo di climatizzatore sempre più usato che si differenzia da quello on-off. Questa distinzione dipende dall’alimentazione e dal funzionamento. Il climatizzatore on-off è quello che si trova di solito nelle abitazioni, mentre quello ad inverter negli uffici o nei centri commerciali. Perché? Perché il costo del condizionatore è diverso e la spesa è giustificata solo se può essere ammortizzata nel tempo. Per chiarire bene il costo e il relativo ammortamento sarà bene spiegare qual è la differenza fra i due climatizzatori e il loro impiego.
Climatizzatore inverter, funzionamento.
Il climatizzatore on-off, anche se ha una tecnologia poco costosa e molto semplice, ha un consumo molto elevato. Questo dipende dal fatto che il compressore, appena acceso, usa la massima potenza, anche se non serve, fin quando la pompa di calore non raggiunge la temperatura desiderata. Invece, il climatizzatore inverter ha una tecnologia detta “modulante”, grazie a un dispositivo elettronico che “modula” i giri del compressore. Quest’ultimo si serve solo della potenza necessaria per raggiungere la temperatura desiderata. Cioè, il compressore del climatizzatore inverter all’inizio ha una potenza massima che diminuisce gradualmente fino a quando non raggiunge il valore stabilito precedentemente e poi mantiene il minimo per assicurare che la temperatura rimanga stabile.
Climatizzatore inverter, impiego.
Ecco spiegato perché nei locali usati per attività commerciali di solito si predilige un climatizzatore inverter. È ovvio che anche nelle abitazioni, chi usa la pompa di calore per molte ore, per esempio chi è solito dormire con il condizionatore acceso, risparmierebbe comprando un climatizzatore ad inverter, anche se il costo effettivo del condizionatore è superiore a quello on-off, poiché il costo è ammortizzato nel tempo. Viceversa, per chi usa la pompa di calore poche ore al giorno, è consigliato l’acquisto di un climatizzatore on-off.